lunedì 23 maggio 2016

'X-Men: Apocalisse" - RECENSIONE


A due anni di distanza dall’ottimo X-Men Days of Future Past e per la quinta volta alla regia del franchise X-Men, Bryan Singer ed il fido sceneggiatore Simon Winberg, in questo nuovo film ci trasportano nella storyline avanti di 10 anni per ritrovare i volti noti del Professore Xavier (James McAVoy) e Hank - Beast (Nicholas Hoult) che gestiscono la Scuola per giovani mutanti; mentre dall’altra parte del mondo a Berlino Raven - Mystique (Jennifer Lawrence) cerca altri giovani mutanti e qui si imbatte in Night Crawler (Kodi Smith - McFee), sempre in Europa, ma in Polonia troviamo Erik Lehnscherr / Magneto (Michael Fassbender) che vive una vita ordinaria senza usare i suoi superpoteri ed ha una moglie ed una figlia, ma gli eventi porteranno tutti i protagonisti a modificare radicalmente le loro vite. La causa di questo evento radicali la troviamo appunto in Apocalisse il primo e più potente mutante della storia che è rimasto sepolto in Egitto per tremila anni, ma si risveglia credendo di essere un dio e per questo pronto a stravolgere e dominare il mondo, ma per fare questo ha bisogno dei suoi Quattro Cavalieri.
X Men Apocalypse è una corsa vorticosa, un film in cui non si trova un momento in cui la tensione narrativa si allenta, con tantissima azione e questo naturalmente va a detrimento dell’approfondimento psicologico di tutti i personaggi, eccetto uno il Magneto di Michael Fassbender è quello maggiormente caratterizzato ed approfondito ed interpretato in maniera eccellente dall’attore tedesco irlandese, che anche in un film di supereroi riesce ad eccellere nelle scene drammatiche e conferire uno spessore davvero notevole al suo personaggio.



Con questo episodio si voleva presentare le versioni “giovani” di mutanti che conosciamo grazie ai primi film del franchise, per poter proiettare ed anticipare futuri film, ma forse la carne al fuoco era troppa e non tutti i nuovi protagonisti sono completamente a loro agio come Jean Grey (Sophie Turner), oppure non hanno il giusto spazio Psylocke (Olivia Munn), ma siamo molto contenti del ritorno di Pietro / Quicksilver (Evan Peters), che riesce a rendere sia profondo che divertente il suo ruolo e le sue perplessità. 
La resa complessiva del film comunque è ottima ed è un film godibile, divertente, intenso e nonostante la durata viene voglia vederlo e rivederlo numerose volte, cosa possiamo chiedere di più?
Voto: 8


Gina Carlini 
di "The Great Fassy - Michael Fassbender Italia"

Per leggere la recensione scritta da Gian di "The Great Fassy" andate qui

martedì 3 maggio 2016

Fassy serial killer austriaco in 'Entering Hades'

Michael Fassbender serial killer in 'Entering Hades' Il prossimo ruolo di Michael Fassbender sarà Jack Unterweger, ed è una persona realmente esistita, anche se il suo nome probabilmente non vi dirà molto, ma è stato un serial killer austriaco che conduceva una doppia vita, durante il giorno era un giornalista ed uno scrittore e di notte si trasformava in assassino, si pensa che abbia ucciso nel corso della sua vita più di 10 donne.


La vicenda di questo criminale ha ispirato lo scrittore John Leake a trarne un romanzo dal titolo “Entering Hades” che darà il titolo anche al film che sarà prodotto dalla DMC dell’attore tedesco - irlandese e dalla Storyscape Entertainment. A quanto riporta Variety la prima stesura della sceneggiatura è stata scritta da Bill Wheeler, ma adesso è in fase di riscrittura ad opera di Alexander Dinelaris, che si è aggiudicato il premio Oscar essendo uno dei sceneggiatori di "Birdman".
Conoscendo la carriera e le scelte di Michael Fassbender capiamo il fascino oscuro di questo personaggio, perché era stato soprannominato Jack the Writer o il Prigioniero Poeta, perché dopo il suo primo omicidio per cui era stato condannato all’ergastolo, in prigione iniziò a scrivere dei racconti ed un gruppo di intellettuali austriaci chiese che gli fosse concessa la grazia, che ottenne, ma subito dopo iniziò di nuovo a compiere degli omicidi, e nel proseguo della sua vita riuscì a dribblare la stretta sorveglianza della polizia, che lo sospettava dei delitti e riuscì ad andare negli Stati Uniti finché non fu estradato successivamente in Austria e qui morì suicida nel 1992.
Siamo sicuri che Michael Fassbender riuscirà a caratterizzare in maniera magnifica un personaggio così sfaccettato e per certi versi affascinante anche se capace di simili abomini.
Al momento non si conosce il nome di un possibile regista o di altri attori coinvolti nel progetto, appena avremo notizie in merito ve lo renderemo noto.


Gina Carlini