venerdì 12 dicembre 2014

Email Sony hackerate... ce n'è anche per "Jobs" con Fassbender

Le rocambolesche avventure del biopic di Steve Jobs

La storia delle email  hackerate della compagnia cinematografica Sony sta avendo una risonanza vastissima, diventando un vero e proprio  caso mediatico, perché coinvolge in maniera particolare  le vicissitudini dell’ormai famoso biopic di Steve Jobs, tratto dalla biografia scritta da Walter Isaacson.
Ma procediamo con ordine,  originariamente il film avrebbe dovuto essere prodotto dallo Studio Sony e responsabile del progetto diviene la co-presidente della Sony stessa  Amy Pascal, il regista viene indicato in  David Fincher, con una sceneggiatura scritta di Aaron Sorkin, così si sarebbe ricostituito  lo stesso team del famosissimo  The Social Network.


Sarebbe stato bello, ma così non è stato, infatti dallo scorso febbraio iniziano ad esserci dei problemi causati (si evince dalle email) tra Sorkin e Pascal, in quanto Angelina Jolie, esterna al progetto ma molto interessata a David Fincher (vuole che sia lui a dirigere il suo supposto ultimo film come attrice ossia Cleopatra), necessita di un jolly per portare avanti il progetto, allora senza sceneggiatura definitiva. Sembra che l’attrice e regista riesca ad ottenere ciò, David Fincher uscirà dal progetto, nelle email  viene indicata come una “mocciosa con poco talento e viziata”, ma quello che importa è che viene sostituito dal regista britannico Danny Boyle.


Il quale comincia a lavorare al progetto trovando  lo script ottimo, ma per portare Jobs sul grande schermo ha bisogno di un attore di grande richiamo e così pensa a Leonardo Di Caprio, sono emerse anche delle email tra l’agente  e la star americana, ma l’attore non è interessato, così passano i mesi da ottobre viene fatto il nome di Christian Bale, il quale sembra seriamente coinvolto e inizia a fare delle ricerche sul personaggio, ma ad un certo punto capisce di non essere in grado di prepararsi  in manieraadeguata  e decide anche lui di uscire a questo punto si cerca di andare avanti, questa volta si pensa a Michael Fassbender e Bradley Cooper o Tom Cruise. Sorkin vuole quest'ultimo con tutte le sue forze, cita la performance dell'attore in Magnolia, ma cercando di portare avanti la candidatura di Cruise raggiungiamo il colmo, perchè nei vari scambi di email  dichiara “non so chi sia Michael Fassbender e al resto del mondo non importa nulla”, ma tutte le parti coinvolte vogliono un attore bravo e conosciuto ed allora iniziano ad interessarsi all’attore tedesco – irlandese e finalmente vedono sia Shame  che gli altri film interpretati da lui riscontrandone il talento recitativo, non ci sarebbe nemmeno bisogno di dirlo, in quei giorni vengono fatte  battute salaci che non starò a riportare. Sorkin impara a conoscere il talento di Fassbender  che gli viene  confermato  anche da Ridley Scott, che afferma di trovarlo il migliore attore del mondo al momento. Tutto questo è realmente svilente per persone che dovrebbero conoscere il vero talento, ma tutto questo è la dimostrazione di come noi appassionati di cinema ne sappiamo molto di più dei cosiddetti addetti ai lavori.

Si arriva ad un punto di non ritorno nei rapporti tra Sorkin e Pascal, Danny Boyle porta avanti fortemente la candidatura di Michael Fassbender e spinge in questa direzione,  lo sceneggiatore è ormai convinto della scelta avendo compreso la grandezza dell'attore in un passaggio scrive "è un grande attore la cui fama è destinata a crescere e considerando ottimo lo script dichiara che il protagonista scelto sarà sulle copertine di tutti i giornali e riceverà nomination in ogni competizione", ma la Sony nella persona del suo Presidente non è dello stesso parere  non volendo investire in un progetto con Fassbender protagonista e ciò  porta alla chiusura definitiva dei rapporti con la Sony.
Sorkin  a questo punto contatta la Universal, che accetta di acquistare i diritti per venti milioni di dollari, con Michael Fassbender nel ruolo di Steve Jobs, anche se non si sono state  conferme ufficiali da parte dell’attore stesso.
Per quanto mi riguarda considero Michael Fassbender un attore geniale capace di trasformarsi e trascendere qualunque personaggio e sono certa che saprà  creare un suo Steve Jobs in maniera  unica ed indimenticabile ed in maniera da risultare  totalmente credibile, mi auguro che il resto del cast artistico e tecnico  sia del suo stesso livello.



Gina Carlini 

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